lunedì 17 dicembre 2012

Il Natale secondo noi

Ci abbiamo provato tante volte, ma per un motivo o per un altro non ci siamo riusciti. Ora, finalmente, ce l'abbiamo fatta. Arriva per voi Il Natale della PoliComica!

Il nostro concerto di Natale si terrà SABATO 22 DICEMBRE 2012 presso l'Arciconfraternita di San Bernardino, in via Duomo 6 a Vercelli.
Appuntamento alle ore 18.

Secondo il nostro tenore Giovanni, "il concerto della Camerata Polifonica G.B. Viotti secondo il calendario Maya rappresenta uno dei primi concerti di Natale della nuova era su scala planetaria....un evento imperdibile".

Ovviamente non si tratta del solito concerto, con i soliti pezzi che si sentono in questo periodo dell'anno.

Il Santo Natale sarà raccontato, tra brani recitati e musica, sotto tre diverse chiavi di lettura: il canto Sacro, con brani di Gabrieli, Pachelbel, Reger accompagnati al pianoforte da Vittorio Rosetta; poi il Canto di tradizione popolare, con l’esecuzione di brani di derivazione medievale accompagnati da Gabriele Gunella alla ghironda, e infine il Natale in famiglia, con l’esecuzione di Carols di tradizione anglosassone e alcuni brani tradizionali accompagnati dal saxofono di Claudio Bianzino.
Il tutto impreziosito dalle letture di Paolo Pomati.

Non mancate, mi raccomando!





martedì 24 luglio 2012

Quando il coro è in vacanza..

Quando il coro è in vacanza porto per il mondo la mia allegra matta famigliola. La musica non può mancare e quindi eccoci a Salisburgo ad assistere alla stupenda messa in scena di "Don Giovanni" interpretato da marionette (http://www.marionetten.at/). Le bimbe sono entusiaste, ma non basta. Ci spostiamo in Croazia, nella bellissima isola di Lussino, e vuoi non cercare un concerto? Sull'isola c'è un piccolo storico paese, Osor, di venete origini, in cui si tiene un importante festival di musica classica e noi siamo in zona. Interpretano "osorski requiem" di Boris Papandopulo (http://www.marionetten.at/). In croato. Con la voce recitante in croato. Gli strumenti sono otto percussioni, una chitarra elettrica, organo e duduk. I coristi sono tutti vestiti di nero ed hanno ognuno un leggio. Non capisco nulla, eppure no.. Parte la musica e si sentono le vibrazioni di una guerra vicina nei luoghi e negli anni. Le voci si impastano, le melodie ti gelano le vene, le anime riposano in pace. Sembra strano, ma le figlie sono entusiaste. Cosa non si fa quando il coro è in vacanza.

mercoledì 21 marzo 2012

Progettar cantando

Eccoci.
Siamo un po' spariti tutti in quanto assorbiti dall'ideazione e realizzazione di un progetto per noi nuovo.
Questa volta abbiamo preparato qualcosa di speciale per il Sabato di Pasqua.
Il 7 aprile, alle 17.30, presso la Chiesa di San Lorenzo a Vercelli, prenderà vita "Il cammino della Passione. Meditazione tra musica e Arte".
Stay tuned per le novità.

mercoledì 30 novembre 2011

Smiiiiileeeeee




Eccoci qui, in tutto il nostro splendore e in buona parte della nostra essenza PoliComica.
Insomma, uno pensa che probabilmente chi canta in un Coro Polifonico sia una persona di un certo spessore. Un filo trapanata, anche, ma insomma, una personcina quantomeno a modo.
Noi siamo la dimostrazione che cantare in un Coro Polifonico è divertente e una certa dose di scemenza e follia è necessaria.
Un grazie immenso e di cuore al fotografo Andrea Cherchi, che ci ha dato la possibilità di usare le foto che ci ha scattato liberamente: uno di noi, praticamente.

mercoledì 26 ottobre 2011

Siamo nel tubo!

Ho messo uno spiritual su youtube... è un esperimento rudimentale per mettere la testa nel mondo cibernetico!
Lo spiritual è Somebody's knocking e lo trovate qua http://youtu.be/S58hxEWhGF8

Al lavoro

Ieri sera abbiamo iniziato a studiare un nuovo Spiritual uscito fresco fresco dalla penna del nostro reverendo. Che poi mica è reverendo davvero: semplicemente una volta ha scritto "rev." (con l'intento, credo, di abbreviare il termine "revisione") davanti al suo nome e noi prontamente abbiamo approfittato per rinominarlo "reverendo".
Comunque, ieri sera abbiamo cominciato a studiarlo. Il pezzo, non il reverendo.
Mi sono svegliata alle sei e venti con le prime quattro battute che vanno in loop nel cervello e ancora non sono riuscita a uscirne: non mi succedeva dai tempi del Liiiibera me doooomineeeee.
Speriamo almeno di avere nel cervello le note giuste.

lunedì 24 ottobre 2011

La scalata

Dopo tutti questi anni devo dire che il coro mi da le stesse sensazioni della montagna.. Ci penso quando non ci sono, desidero scalarla, quando arrivo mi riempio di polmoni di cielo, inizio a camminare e a faticare e la fatica pesa. Non sempre è piacevole, non sempre sono convinta di farcela, ma l'arrivo in cima è un'emozione impagabile. Purtroppo non sono stata partecipe del grande successo dell'ultimo concerto, ultimamente sono parecchio assente ma penso di avere ancora molte vette da scalare, insieme.
Ele

giovedì 20 ottobre 2011

Impressioni

Ci ho messo qualche giorno a metabolizzare il concerto, a ripensare a quello che abbiamo fatto, a quello che abbiamo cantato, a come lo abbiamo cantato. Soprattutto a quel che ha fatto Barbara per noi, con noi. E adesso lo scrivo, punto per punto.
Punto primo: la Camerata Polifonica c'è. E la città risponde. E' stato bello vedere la chiesa di San Bernardino passare da piena a strapiena, vedere le sedie aggiungersi, la gente in piedi (cioè, mi spiace per la gente in piedi, in effetti, consiglio tacchi bassi e mocassini comodi per la prossima volta), i libretti di sala letti con attenzione, i programmi passare di mano in mano, il telefonino squillare nel bel mezzo dell'esecuzione (sì, dico a lei, signora col cellulare acceso. Magari la prossima volta lo spenga prima, ma venga pure a sentirci ancora. La perquisiremo all'entrata, però, lo tenga a mente).
Punto secondo: gli spirituals arrangiati da Luca. Ma che belli. La prima volta che ho avuto lo spartito in mano ammetto candidamente di aver pensato "????????". Sul momento, a vederli così, non sembravano nemmeno difficili.
Sul momento, appunto.
Iniziare a studiarli, a conoscerne le armonie, è stata una bella sfida, ma ancor più bello è stato vedere come (proprio nelle ultime settimane) i pezzi iniziassero ad avere un altro respiro, ad essere veramente sentiti. Di solito succede quando smetti di pensare alle note e inizi a cantare divertendoti. Ne vogliamo ancora, more and more.
Punto terzo: c'è stato un momento, lo scorso anno, in cui abbiamo passato prove su prove senza sapere bene quando e dove avremmo cantato. Il che può demotivare qualcuno, ma non noi che amiamo trovarci il martedì sera con il solo scopo di imparare a non calare una nota, a fare una frase in un fiato solo, ad ammorbidire un acuto o ad intonare meglio un passaggio. In quel momento delicato, in cui abbiamo ripreso in mano una polifonia da troppo tempo trascurata per gli impegni con l'orchestra, Barbara è stata un faro nella nebbia (e qua di nebbia ce ne intendiamo), un porto sicuro, un punto fermo, un navigatore satellitare con la destinazione impostata. A lei , alla sua tenacia, alla sua passione, alla sua sensibilità musicale, dobbiamo tutto quel che abbiamo saputo fare di buono.
Senza mai dimenticare quel maestro al pianoforte che sa essere pianista, organista (anche a tarda sera) e chitarrista (anche senza chitarra), implacabile e affettuoso controllore della nostra intonazione.

domenica 16 ottobre 2011

Ce l'abbiamo fatta

Il Concerto è andato.
Ci siamo comportati bene.
La chiesa era piena, si sono dovute aggiungere delle sedie.
Personalmente devo ancora metabolizzare tutte le emozioni, posso solo dirvi che, come da copione consolidato, io nell'intervallo e alla fine ho pianto.
Scrivete qui le vostre impressioni, emozioni e tutto quello che vi è passato per la testa e il cuore.

venerdì 7 ottobre 2011

La Gloriosa Policomica torna in azione

Siamo testardi. E tenaci.
Nonostante tutto, siamo ancora qui.
Ma non solo. Siamo pronti per fare un concerto.
SABATO 15 OTTOBRE, Chiesa di San Bernardino, Vercelli. Ore 17.30
Il Programma? Eccolo:


Franz Schubert: Deutsche Messe (D 872)

• Introito


• Gloria


• Vangelo e Credo


• Offertorio


• Sanctus


• dopo la Consacrazione


• Agnus Dei


• Canto d'uscita

Anonimo: Spirituals


• Somebody’s knocking


• Bye and bye


• Go down Moses

Gabriel Faurè: Cantique de Jean Racine (op. 11)



Mario Castelnuovo Tedesco: da Romancero gitano:  Procesión


Procesión

Paso


Saeta

Johannes Brahms: da Liebeslieder walzer (op. 52)


n.4 – Wie des abends…


n.14 – Sieh wie ist die welle…


n.15 – Nachtigall, sie singt…


n.6 – Ein kleiner hübscher Vogel…

mercoledì 26 gennaio 2011

Le buone intenzioni

due prove fa tante buone intenzioni: prepariamo un concerto? Arriviamo puntuali alle prove? Cantiamo fino alle 11 senza farci sopraffare dagli sbadigli? E la voglia di cantare è prevalsa su famiglia, lavoro, sonno arretrato e pantofole. E ieri? "Cozzanza" a deciso di prendersi la prima influenza della sua vita e cuore di mamma ha chiuso in un cassetto le buone intenzioni.. Ma non preoccupatevi, non le ho chiuse a chiave!!!

mercoledì 10 novembre 2010

mi ritorna in mente..

Amarcor terzo capitolo.. Ovvero io e i tacchi..
Fra lavoro, figli e gravidanze ormai i tacchi per me sono una prerogativa coristica, obbligata direi cantando di fianco a una valchiria a metà strada fra Valeria Mazza e Sara Simeoni (e non invidio chi le canta dietro..). L'anno scorso vado a Firenze per un convegno, città nota per i suoi momumenti e i suoi momumentali negozi di pelletteria, e non resisto; acquisto compulsivamente un paio di chanel nere con zeppa 10 cm, zeppa infingarda in quanto molto sottile e più stretta alla base che alla pianta del piede. L'estate successiva si canta a Pella, ridente cittadina sul lago d'Orta, nota al mondo, fra le altre cose, per i suo ciottoli. Il concerto è estenuante, i piedi mi fanno malissimo, non riesco a stare eretta ma non posso accasciarmi in prima fila davanti al direttore.. In qualche modo stoicamente resisto. Finito il concerto le figlie mi assalgono, vogliono venire in braccio (povere innocenti illuse) e io, con un fil di voce, chiedo al marito dove sta l'auto.. "E' al di là di quel bel ponticello di ciottoli...". impreco nella mente, ma ci provo.. Molte occasioni della mia vita sono finite a piedi nudi, dal matrimonio alla laurea, questa volta voglio resistere.. Mi avventuro in quella che mi sembra la conquista dell'Everest, ma i trampoli sono alti, la gonna lunga e l'orlo ifingardo si infila sotto la zeppa.. Insomma, sono rovinosamente caduta a terra e sono arrivata in auto scalza..

venerdì 29 ottobre 2010

AmarcoR 2

Erano gli anni in cui dirigevo il glorioso coro delle Voci Bianche della Policomica (15-20 anni fa). Avevamo terminato le prove, tutti i genitori erano venuti a riprendersi la prole e io mi accingevo a riprendere la mitica Derelitta (automobile che tante volte ha fatto da Corobus) parcheggiata nel cortile della scuola comunale di musica del borgo natìo.

Erano circa le 18.45. Non so dire se fosse quasi autunno o primavera, so che il sole a quell’ora stava tramontando con quell’altezza all’orizzonte che, se non sei all’ombra, sei completamente accecata.

Non ero all’ombra.

E avevo il sole alle spalle.

Metto in moto e, con una perfetta curvatura di 90 gradi, con una retromarcia impeccabile e un gesto automobilistico disinvolto, che nemmeno Nuvolari ai tempi migliori…. vado con precisione certosina a schiantarmi nella fiancata dell’unica, solitaria macchina ancora parcheggiata nel cortile.

Era di un funzionario dell’assessorato alla cultura che conosceva bene mio padre e, non potendo coprirmi di contumelie, si è limitato a impallidire “percosso e attonito”. Non ricordo chiaramente che cosa mi abbia detto ma ricordo benissimo, nei suoi occhi, lo stupore incredulo per la mia mira.

giovedì 28 ottobre 2010

Ma ti ricordi quella volta...

Sempre per la serie Amarcord, raccontate qualche episodio allegro che vi è capitato negli anni di militanza coristica e soprattutto policomica.
Io per dire, una sera, finite le prove, son caduta in una botola di servizio, quelle in cui passano tubi dell'acqua, del gas e amenità simili.
Coraggio, raccontate anche voi i vostri "nanetti" policomici!

mercoledì 27 ottobre 2010

Cantare con le mani

M&C: “Guarda, devi solo suggerire attraverso le mani quello che faresti cantando”

Io: “Insomma cantare con le mani”

M&C: “Si, tu esprimi attraverso il gesto quello che vuoi che loro facciano”

Mi sa che ieri le mie mani avevano il raffreddore.